Marketing & Management. Intergenerazionalità

In decine di libri, inchieste, studi e articoli si legge ripetutamente che la successione e il passaggio da una generazione all’altra sono tra le sfide maggiori da affrontare per la sopravvivenza dell’impresa familiare. Questo è senza dubbio vero, e le varie statistiche sulla durata delle imprese familiari nell’arco di più generazioni confermano questo dato di fatto in maniera impressionante (https://www.faz.net/aktuell/beruf-chance/beruf/familienunternehmen-warum-so-viele-betriebe-keinen-nachfolger-finden-13928007.html1). La diffusione del fallimento nella successione ha molte spiegazioni. Si trovano responsabili tra i patriarchi egocentrici, i giovani eredi incompetenti, i coniugi litigiosi, le disposizioni testamentarie ingiuste, e poi i conflitti tra generazioni, tra fratelli o cugini, tra soci attivi e non attivi ecc. Le imprese familiari sono sistemi complessi perché incrociano due realtà di fatto sin dalle basi diverse: la famiglia con i suoi valori e le sue virtù, ma anche con i suoi punti di attrito emotivi, e l’impresa con le sue caratteristiche: la ricerca della redditività, la crescita, la concorrenza con altre imprese. Quando questi sistemi si incontrano nell’impresa familiare, allora nei casi migliori ne risultano combinazioni imbattibili, sostenute da valori e da coesione familiare, dando all’impresa un fondamento culturale che costituisce il motivo del persistere del suo successo. Invece, nei casi peggiori, l’impresa e la famiglia collassano proprio nei punti in cui le due realtà si incontrano. Il momento del processo di successione è uno di questi e fa emergere contrasti e conflitti latenti sia nell’ambito familiare che nell’impresa. Un’imprenditrice dichiarò anni fa: “Non esiste compito più facile della successione, se si può contare sull’armonia e sulle relazioni nella famiglia per consolidare il futuro dell’impresa”.

PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO DI MARKUS WEISHAUPT: INTERGENERAZIONALITE’. IL SARTO DI GEORGE BERNARD SHAW

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