Dove le Alpi incontrano l’Oriente. I confini volubili dell’architettura dell’Hotel Silena

Lo studio noa* network of architecture è tornato a occuparsi dell’Hotel Silena di Valles che già nel 2017 aveva trasformato, arricchendo la struttura di un nuovo ingresso, sei nuove suite e un’area benessere. È stato un lungo viaggio in Asia a far appassionare la famiglia proprietaria dell’hotel di Valles, alla cultura e ai rituali dei paesi dell’Estremo Oriente, resi fin da subito elementi centrali del design e integrati nel concetto stesso d’hotel. In un luogo tradizionalmente alpino l’architettura racconta così di due culture lontanissime che si incontrano in armonia e si arricchiscono l’un l’altra.

Nella seconda fase di progetto le atmosfere classiche legate al mondo asiatico sono state utilizzate in modo ancora più marcato rispetto al primo intervento. L’intero concept d’interior, sia per ciò che riguarda i materiali che i colori, si rifà a questo immaginario.

L’ospite è invitato ad intraprendere un viaggio alla scoperta dell’Oriente fin dal suo arrivo in hotel, dove all’ingresso si trova un portale in legno realizzato secondo una tecnica asiatica che riprende la purezza della composizione tradizionale in legno, composta da travetti orizzontali e verticali che non si interrompono nei giunti. Per conferire ancora più importanza all’accoglienza, le pareti nella zona dell’entrata sono state tinteggiate di nero con una tecnica a spatola ruvida con inserti minerali: l’ingresso si trasforma così in una sorta di tunnel ed intensifica il passaggio che segna l’inizio della vacanza.

Un soggiorno sospeso tra oriente e occidente ma anche tra indoor e outdoor come nella nuova area wellness all’ultimo piano, ispirata alle sorgenti giapponesi “Onsen”. Qui trovano spazio un’area relax, delle docce per rituali tradizionali di purificazione e una piscina all’aperto con acqua a 40 gradi. Il disegno della vasca con gradonate in cemento nero a vista, reminiscente della pietra lavica, crea una forte messa in scena materica. L’acqua che scorre sul bordo a sfioro e si increspa sulla superficie ruvida del cemento crea dei riflessi inaspettati, e diventa parte di una cerimoniale meditativo onnipresente in Silena.

Confini volubili tra gli spazi interni e con il paesaggio circostante anche nelle suite che sono caratterizzate da un affascinante gioco di luci e ombre, di visibilità e intimità. A questo contribuiscono in modo significativo i divisori in legno a motivi geometrici, che proseguono il vivace gioco di luce dei pannelli in alluminio della facciata. Interessante e a tratti illusoria è la separazione tra la zona notte e il bagno: ispirandosi alle classiche pareti in carta di riso giapponesi, noa* ha creato un divisorio composto in parte da moduli in vetro opaco, in parte in vetro semitrasparente, e in alcuni punti da moduli aperti, per mantenere una relazione tra gli spazi e far fluire l’ambiente. Mentre i lavabi si trovano nella parte più interna del bagno, la doccia è posizionata a contatto con la vetrata, prediligendo un rapporto diretto con l’esterno. La privacy è garantita dalla facciata continua dell’edificio, che trasforma lo spazio delle terrazze in uno spazio semi-protetto. L’ospite sperimenta una piacevole sensazione di sicurezza e allo stesso tempo una suggestiva vista sul paesaggio circostante. Ogni stanza è inoltre dotata di una terrazza, concepita come stanza all’aperto e dotata di vasca da bagno, aiuole e tende, che richiama elementi simbolici della cultura dell’Estremo Oriente.

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