Rigenerazione urbana. Piuarch si aggiudica il concorso per un edificio multifunzionale a Riga

Piuarch firma il progetto per il futuro sviluppo del quartiere New Hanza a Riga, progettando un edificio per uffici in una delle zone centrali del quartiere. Vincitore del concorso internazionale promosso dal developer Pillar, il nuovo edificio costituirà un accesso strategico al quartiere New Hanza, un’area a forte valenza storica e identitaria, oggi al centro di un processo di rigenerazione urbana nel cui ambito sono già stati realizzati edifici per uffici, un centro culturale e un complesso residenziale. Il progetto nasce dall’ascolto del contesto e dalla volontà di reinterpretare un luogo carico di memoria: un tempo nodo logistico della città, oggi centro di cultura e creatività grazie ad Hanza Perons, recente intervento di rigenerazione di un ex magazzino ferroviario. In questo scenario, il nuovo edificio diventa cerniera tra passato e futuro, restituendo un’immagine contemporanea che dialoga con il patrimonio storico di Riga senza rinunciare alla propria iconicità.

La volumetria dell’edificio si rastrema verso l’alto riprendendo alcuni profili tipici dell’architettura storica della città, mentre la facciata scandita da moduli prefabbricati realizzati in terrazzo diventa elemento iconico e riconoscibile. Il colore caldo dai toni ambrati, riflette la luce naturale con effetti che cambiano in base alla posizione del sole, trasformando l’edificio in un segno vivo nello skyline urbano.

Ai piani superiori si collocano spazi ufficio di concezione contemporanea e flessibile, al piano terra una food court con servizi, aperta alla città. Il fronte arretrato lungo Hanza Street crea una nuova piazza urbana che accoglie i flussi provenienti dal centro e li accompagna verso Hanza Perons. Corte e spazi aperti sono concepiti per diventare luoghi di comunità, pronti ad ospitare eventi, e momenti di socialità. Il progetto è pensato come uno spazio capace di generare appartenenza. La presenza di funzioni miste, l’apertura del piano terra e la connessione con il vicino centro culturale attivano un processo inclusivo: non solo edificio, ma dispositivo sociale in grado di favorire l’incontro di una comunità diversificata.

L’inizio dei lavori è previsto a gennaio 2027.