Nel cuore delle trasformazioni globali, anche il concetto di città sta subendo una metamorfosi radicale e le aree urbane sono diventate laboratori dinamici dove si sperimentano nuove forme di convivenza, lavoro e interazione con l’ambiente. Il tema delle new town emerge in questo contesto come una risposta proattiva alle sfide poste dall’espansione urbana e dalla necessità di creare spazi più accessibili e sostenibili. Che si tratti di riqualificare aree esistenti o di edificare nuove centralità, l’obiettivo primario è disegnare il futuro dell’abitare, integrando innovazione, rispetto per l’ambiente e centralità della persona. Le storie di Kiruna, The Ellinikon e Woven City, pur nella loro diversità di contesto e obiettivi, offrono spunti illuminanti su questo scenario in evoluzione.
Situata nel profondo nord della Svezia oltre il Circolo Polare Artico, Kiruna rappresenta un caso unico di città in movimento. Per oltre un secolo, la sua esistenza è stata indissolubilmente legata all’estrazione del minerale di ferro, linfa vitale per la comunità. Tuttavia, nel 2004, il progredire dell’attività mineraria sotterranea, con il conseguente formarsi di fessurazioni e cedimenti del terreno, ha reso necessario un progetto monumentale che si prevede sarà completato entro il 2035: lo spostamento di intere porzioni della città per garantire la sicurezza degli abitanti e la continuità dell’attività estrattiva. Questa impresa, coordinata dal comune di Kiruna in collaborazione con la compagnia mineraria LKAB, è una riqualificazione urbana senza precedenti, un vero e proprio cantiere a cielo aperto con la vecchia città che lascia gradualmente spazio alla nuova, ubicata circa tre chilometri a est
Il trasferimento, un processo graduale che durerà decenni, prevede la rilocalizzazione di circa 3000 unità residenziali, luoghi di lavoro, spazi pubblici e servizi. Kiruna 4-ever, la proposta vincitrice del concorso internazionale del 2012, presentata dagli studi White Arkitekter di Stoccolma e Ghilardi + Hellsten Arkitekter di Oslo, guida questo complesso processo. La sfida progettuale è creare una nuova città diversificata e vivibile, con una visione e un layout che utilizzino tutte le risorse disponibili e una prima fase che infonda fiducia nella popolazione e la aiuti a superare il senso di sradicamento. Il trasferimento ha già visto la nascita del nuovo municipio Kristallen, seguito dal Museo d’Arte della Contea di Norrbotten, dal centro culturale Aurora Kultur & Congress e dall’hotel Scandic Kiruna. Nel settembre 2022 sono stati inaugurati anche tre centri commerciali. I corridoi paesaggistici offrono accesso alla natura in città e spazi per servizi ecosistemici come la gestione della neve, valorizzando l’identità naturale e le attività all’aperto.
La creazione del Kiruna Portal – una sorta di grande “negozio del fai da te” dove sono a disposizione della cittadinanza i materiali provenienti dalle costruzioni demolite – intende promuovere un uso consapevole delle risorse e dare identità alla nuova Kiruna riutilizzando i materiali provenienti dalla vecchia città. Infine, è previsto un nuovo centro città con luoghi di incontro di qualità che collegherà nuove economie per un mercato del lavoro più inclusivo. Sarà un centro misto, connesso con la natura e la storia, più denso per favorire il trasporto pubblico a scapito di quello privato. Un’interessante iniziativa per mitigare l’impatto dell’area industriale è rappresentata dai “Mine City Parks”, spazi verdi creati in sinergia da LKAB e dal comune, che offriranno una transizione tra l’area residenziale e quella mineraria, con aree ricreative e di memoria storica.
Tra i tesori del passato in movimento spicca la chiesa della città, che fu donata nel 1912 alla comunità da LKAB e il cui trasferimento, previsto per il 2026, la vedrà ricollocata vicino al cimitero, in connessione con il nuovo centro città. Anche la residenza di Hjalmar Lundbohm, fondatore della città, è stata trasferita nel 2017 ai piedi della montagna di Luossavaara, e oggi ospita un caffè, un museo e un negozio. La trasformazione di Kiruna, pur dettata da una necessità legata all’attività mineraria, rappresenta un esempio di come una comunità possa reinventarsi, preservando la propria identità culturale e aprendosi a nuove prospettive.
Luogo: Kiruna, Svezia
Committente e appaltatore principale: Municipalità di Kiruna
Superficie del sito: 450.000 m2
Completamento previsto: 2035
Architetti: White Arkitekter in collaborazione con Ghilardi + Hellsten Arkitekter
Analisi progetto urbano: Spacescape
Consulenti: Vectura Consulting, Evidens BLW
Render e disegni: White Arkitekter e Ghilardi + Hellsten Arkitekter
Tutte le immagini courtesy White Arkitekter e Ghilardi + Hellsten Arkitekter
Spostandosi sul Mediterraneo e più precisamente sulla costa di Atene, il progetto The Ellinikon sta trasformando il sito dell’omonimo ex aeroporto internazionale in una vibrante città del futuro, un paradigma di vita all’aperto dove la modernità si fonde con la bellezza del Mar Egeo.
Il progetto vede coinvolti, in sinergia con gli architetti locali, gli studi internazionali Foster + Partners, Kengo Kuma and Associates, BIG, Aedas, Saota, Oppenheim Architecture e Sasaki. Cuore pulsante dell’intervento è The Ellinikon Park, un’estesa area verde di oltre 240 ettari destinata a diventare uno dei parchi urbani più grandi d’Europa, con migliaia di alberi e piante, piazze e spazi pensati per connettere le persone con la natura. La costa rappresenta un elemento centrale dell’identità di questo progetto, con un nuovo litorale pubblico di 1 km che offrirà a tutti la possibilità di godere del mare, mentre la Marina e lo Yacht Club diventeranno punti di riferimento per gli amanti delle attività acquatiche.
The Ellinikon promuove la mobilità sostenibile con un’ampia rete di 50 km di percorsi per pedoni e ciclisti, facilità di accesso tramite trasporto pubblico, rendendo semplice raggiungere quest’oasi urbana senza l’uso dell’auto. Un impegno concreto per la sostenibilità è al centro della visione progettuale, con l’obiettivo di creare un modello globale per progetti di sviluppo “green” su larga scala. Gli edifici saranno “verdi”, con la Riviera Tower concepita secondo principi di biofilia e una progettazione volta al raggiungimento di certificazioni LEED per gran parte delle costruzioni. L’obiettivo è quello di raggiungere un bilancio netto pari a zero per acqua e rifiuti, riutilizzando i materiali e massimizzando il riciclo, con l’acqua per l’irrigazione del parco ottenuta al 100% da acque reflue recuperate. La decarbonizzazione è un obiettivo primario, mirando a emissioni nette di gas serra pari a zero per gli edifici, massimizzando l’efficienza energetica e l’uso di fonti rinnovabili.
The Ellinikon si impegna anche nella tutela della biodiversità, ripristinando gli ecosistemi naturali. La gestione intelligente delle risorse sarà garantita da tecnologie avanzate come l’IoT e l’intelligenza artificiale. L’Experience Park offre un’anteprima di questo straordinario progetto, permettendo ai visitatori di immergersi nella natura rigogliosa e scoprire il futuro di questa trasformazione urbana. The Ellinikon dimostra come la riqualificazione urbana possa integrarsi con la sostenibilità ambientale e il miglioramento della qualità della vita, offrendo ampi spazi verdi, una costa rinnovata e un impegno per un futuro “green”.
Luogo: Atene, Grecia
Committente: LAMDA Development
Superficie del sito: 6,2 mln m2
Superficie edificabile: 2,7 mln m2
Completamento previsto (Fase 1): 2027
Masterplan: Foster + Partners
Progettazione paesaggistica: SKAPE
Design Management: RACE Consulting Engineers
Tutte le immagini courtesy LAMDA Development
In Giappone, a Susono City nella prefettura di Shizuoka, sta nascendo Woven City, un progetto ambizioso con cui Toyota intende ridefinire il concetto di movimento. Non si tratta semplicemente di costruire una nuova città, ma di creare un laboratorio per la mobilità, dove tecnologie all’avanguardia vengono
testate e perfezionate in un ambiente reale.
Questo audace progetto trae ispirazione dal motto del fondatore di Toyota Sakichi Toyoda, “per gli altri”, con l’obiettivo di migliorare il benessere attraverso l’espansione della mobilità. Il sito di Woven City sorge sull’ex stabilimento Higashi-Fuji della casa automobilistica, trasformato in un centro per esperimenti su larga scala per la guida autonoma e altre tecnologie. Il progetto si basa su tre concetti fondamentali: A Living Laboratory™, un ambiente reale di collaborazione per testare nuove tecnologie; Human-Centered, un approccio che pone le persone al centro dello sviluppo; Ever Evolving City™, una città in continua evoluzione dove l’innovazione è un processo costante. La prima fase del progetto è stata completata nell’ottobre 2024, e le dimostrazioni su vasta scala inizieranno nell’autunno del 2025 con i primi residenti.
Al centro della concezione di Woven City ci sono gli “Inventors” (aziende, startup, istituti di ricerca) e i “Weavers” (residenti e visitatori) che partecipano attivamente al processo di co-creazione, fornendo feedback in tempo reale sui prodotti e servizi degli Inventors. Tra questi ultimi figurano aziende di diversi settori che esploreranno il futuro del benessere attraverso le loro competenze. Nella costruzione e fruizione degli edifici si combineranno tradizione – con l’impiego del legno – e modernità attraverso l’utilizzo delle più aggiornate tecnologie per la smart home e dell’intelligenza artificiale a supporto delle attività quotidiane. L’impostazione urbanistica di Woven City, progettata da BIG, prevede un nuovo equilibrio tra veicoli, persone e natura, reso possibile da una mobilità connessa, pulita e condivisa. Elemento centrale di questa visione è il Woven Grid, un sistema di tre tipi di strade interconnesse: pedonali, miste per pedoni e mobilità personale, e dedicate alla mobilità automatizzata, cui si aggiunge una “logistics street” sotterranea per la consegna automatizzata. Queste tre tipologie di strade si intrecciano formando moduli a blocchi di 3×3, ognuno dei quali racchiude una corte centrale accessibile tramite la promenade o il parco lineare (Woven Block)
I blocchi perimetrali sono invece accessibili ai veicoli per servizi logistici e infrastrutturali. Questa struttura rende il Woven Block più poroso rispetto alle tradizionali griglie urbane, offrendo un ambiente a scala più umana. La griglia intrecciata può essere replicata per formare una città con diversi quartieri, ciascuno connesso da strade perimetrali veicolari, sentieri pedonali e reti per la mobilità lenta. Grazie a una distorsione della griglia, la corte centrale può espandersi fino a diventare una grande piazza o un parco che funge da spazio pubblico a livello urbano, o trasformarsi in un parco centrale, creando un sistema continuo diffuso che si adatta a diverse scale e programmi. Woven City rappresenta un’entusiasmante opportunità per esplorare il futuro della mobilità e del benessere in un ambiente urbano dinamico e collaborativo, un “laboratorio vivente” che promette spunti cruciali per affrontare le sfide sociali e ridefinire il futuro della mobilità e della vita quotidiana.
Luogo: Susono, Giappone
Committente: Toyota Motor Corporation
Superficie del sito: 708.000 m2
Completamento (Fase 1): 2024
Progetto: BIG (masterplan), Nikken Sekkei
Progettazione paesaggistica: Sumitomo Mitsui Construction
Direzione lavori: Obayashi Corporation
Fotografie: courtesy Toyota Woven City
Render e disegni: Copyright e courtesy BIG
Chiara Carrara