Trasparenze ombreggianti: schermature frangisole in vetro trasparente

Il largo ricorso a facciate modulari trasparenti e vetrate, impone scelte rigorose in ambito e materia di protezione solare per l’involucro architettonico.
Da un lato abbiamo prescrizioni di legge molto stringenti, come il Dlgs. 311/09 e il successivo Dpr.59/09, e dall’altro vale il bisogno crescete di realizzare edifici energeticamente efficienti e confortevoli.
Tra i sistemi ed i dispositivi di schermatura a disposizione per il progettista si possono annoverare anche i frangisole a lamelle trasparenti realizzati con formelle o piastre di vetro di sicurezza, colorato o naturale ed anche traslucido. Il vantaggio dei corpi schermanti trasparenti rispetto a quelli opachi, è per l’estetica rappresentato dalla maggiore permeabilità alla luce che nelle ore serali e notturne permette fantastici giochi di luci, mentre nei mesi invernali quando l’angolo solare è più basso e grazie ad un minore fattore di riflessione della radiazione luminosa ed energetica favorisce i cosiddetti guadagni passivi che riducono il fabbisogno di riscaldamento ed illuminamento artificiale. I moduli vetrati trasparenti, sono poi meno invasivi degli omologhi sistemi a pannelli o doghe e lamelle opache, anche se, al costo di una minore efficienza della protezione solare della facciata nei mesi di massima insolazione .

Tra i primi ad usare questo accorgimento tecnico, possiamo ricordare il grande architetto brasiliano Oscar Niemeyer, che per l’aerostazione di Brasilia, ha appunto previsto l’adozione di griglie orizzontali prismatiche in vetro, in grado di intercettare e riflettere verso l’esterno la radiazione solare, e a diffondere in maniera più regolare e soffusa l’intensa luminosità naturale tipica del PlanAlto Brasileiro. Il sistema progettato è realizzato integrato con i corpi trasparenti della facciata dei moduli di accesso agli aeromobili, disposti in un piano obliquo rispetto alla verticale e protetti da una grande tettoia a pagoda.

Recentemente anche a Milano, sono stati realizzati ottimi esempi di edifici con schermature trasparenti. Tra questi si vuole ricordare il Maciachini Center, progettato dallo studio tedesco Sauerbruch&Hutton, in fondo alla via Imbonati sul’ex area dello storico complesso Carlo Erba. Il complesso consta di tre grossi corpi di fabbrica a parallelepipedo ed è caratterizzato da una facciata policroma con lamelle verticali frangisole in vetro traslucido in grado di ruotare sul’asse verticale. Il movimento delle lamelle, comandato da sistemi servo-assistiti, è anche il Leit Motiv dell’architettura dell’edificio. Tutto l’edificio è retto da una strategia ambientale che riduce il consumo energetico di oltre metà rispetto ad un normale fabbricato.
Un altro esempio notevole è a poca distanza, tra le vie Grazioli e Cialdini il complesso dell’Affori Center, realizzato riqualificando tre palazzine esistenti, con una facciata continua schermata da una quinta di brise-soleil fissi a lamelle vetrate di varie sfumature di verde. L’edificio, progettato dallo Studio Milanese Goring&Straja,  presenta sui fronti principali esposti a est ed ovest, una fitta maglia di stecche vetrate che ne mascherano la facciata creando un piacevole effetto geometrico, oltre a intercettare e riflettere la radiazione solare prima che questa possa attraversare la facciata continua. L’intervento ha ricevuto certificazione Gold del protocollo Leed.

L’altro intervento di rilievo è l’edifico per uffici della nuova Fiera di Milano, denominato “grattacielo orizzontale” progettato a cura dolo studio 5+1 con a capo l’arch. Femia. Questo edificio, presenta una facciata vetrata continua sul fronte Sud, lungo l’asse della  A4 in direzione di Torino all’altezza dello svincolo di Pero. La protezione solare di questo prospetto è affidata a una “pelle” di brise-soleil orizzontali in vetro colorato alternati tra i moduli della facciata e che contribuiscono a marcare l’andamento dei pieni e dei vuoti della stessa.

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