Etichettatura energetica, prodotti connessi all’’energia ed ecodesign, un mix per un uso più razionale dell’energia

I temi dell’energia, in particolare sotto il profilo del contenimento energetico (riduzione dei consumi e prevenzione degli sprechi) e del miglioramento dell’efficienza delle risorse disponibili, sono ormai da oltre un decennio temi di particolare attenzione in sede europea, in quanto oggetto di una precisa e articolata politica comune di intervento legislativo. Ma anche di una pressante azione concreta, perseguita con la definizione di limiti alle emissioni e alla dipendenza energetica da fornitori esteri, con l’assunzione di idonei strumenti per le politiche ambientali e per lo sviluppo di tecnologie energetiche e con il ricorso a strumenti finanziari comunitari.

Ancora oggi ne è segno evidente il cosiddetto Piano di Azione per l’efficienza energetica, con l’espresso obiettivo di mobilitare e responsabilizzare cittadini e operatori del mercato, sia in relazione ai prodotti che vengono immessi sul mercato sia in relazione alla sollecitazione dei conseguenti comportamenti da parte dello stesso mercato. Ovvero, in buona sostanza, con l’obiettivo concreto di dare una svolta decisiva al mercato interno dell’energia, sottoponendo alle scelte commerciali del mercato stesso una realtà diversificata (dagli elettrodomestici ai processi produttivi, ai prodotti, ai sistemi di impianto e agli edifici), ma sempre più efficiente sul piano energetico, e al tempo stesso incoraggiando e sollecitando lo stesso mercato verso un uso più razionale possibile dell’energia. Che è proprio ciò che ha già portato, ad esempio, il settore edilizio a quelle proposte e a quelle soluzioni ormai note perché già fatte proprie dalla legislazione interna in termini di efficienza energetica degli edifici, con tutto ciò che abbiamo letto e sentito sia in tema di bonus fiscali, sia in tema di certificazioni energetiche, sia in tema di isolamento di muri e strutture e rinnovamento di impianti. Oltre al D. Lgs. 192/05, con le sue successive modifiche, si vedano infatti anche i più recenti “pacchetti sviluppo”, a sostegno dell’economia e dell’edilizia.

 

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